“…. Le esperienze in sequenza dello spazio nella parallasse, con il suo flusso luminoso, possono solo esaurirsi in una percezione personale…….. La motilità e il soggetto-corpo sono gli strumenti per misurare lo spazio architettonico.”
Steven Holl
ARCHITETTURA DI RELAZIONI
Che cosa crea l’atmosfera che qualifica un luogo e da cosa dipende la sensazione vaga e complessa che si lascia dietro? Come si potrebbe definire quell’insieme di sottili vibrazioni dell’anima che lo fanno percepire in modo personale e unico? Colore? Timbro caratteristico? Comunque si tratta di qualcosa di soggettivo che trascende la fisicità di uno spazio e sconfina nella nostra dimensione mentale.
Osservando un’opera di Lewitt o di Serra o riflettendo sulla struttura della composizione musicale, non si può non notare la loro particolare vicinanza all’architettura e ciò, forse, può indurre a sottovalutare